giovedì 15 aprile 2010

Il vizio di bruciare libri


Forse non tutti sanno che Ray Bradbury, nato a Waukegan nell’Illinois il 22 agosto 1920, autore di racconti e romanzi di genere fantascientifico spesso considerati di stampo sociologico e creatore, tra l’altro, di antologie epiche come Cronache marziane o libri leggendari al pari di Fahrenheit 451 (per citarne alcuni, ovvio); oltre ad aver cullato per tutta la sua adolescenza il sogno di diventare “il più grande mago del mondo”, abbia addirittura dato fuoco, all’inizio della sua carriera letteraria, a qualcosa come due milioni di parole, ovvero l’equivalente di circa cinquemila cartelle dattiloscritte.

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